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Introduzione
E' ampiamente noto che le problematiche mediche causate dal fumo
continuano ad avere un impatto pesantemente negativo sia sulla salute
pubblica che sui costi sanitari.
Questo sito vuole esaminare le cause della tossicodipendenza tabagica,
la patologia ad essa correlata, gli interventi di disassuefazione
possibili. In particolare sarà presentato a questo proposito
l'utilizzo dell'ipnosi, di cui saranno descritte fenomenologia e
possibilità terapeutiche al fine di offrire conoscenze corrette
ed eliminare pregiudizi ingiustificati.
Statistica
I fumatori in Italia (indagine Doxa marzo-aprile
2002 a campione)
Campione |
Totale |
Uomini |
Donne |
|
3.238 |
1.556 |
1.682 |
Mai fumatori |
58,3% |
47% |
68,7% |
Ex-fumatori |
15,2% |
21,9% |
9% |
Fumatori di sigarette, di cui: |
26,6% |
31,1% |
22,3% |
meno di 15 sigarette al giorno |
11,5% |
11% |
12% |
15-24 sigarette al giorno |
12,3% |
15,5% |
9,4% |
25 sigarette o più al giorno |
2,6% |
4,4% |
1% |
Fumatori correnti tra gli uomini e le donne delle varie
classi d'età
Secondo l'indagine Doxa si fuma maggiormente nella fascia d'età
compresa tra i 24 e e i 44 anni, mentre la percentuale di fumatori
cala decisamente tra gli oltre sessantaquattrenni.
Fumatori correnti tra gli uomini e le donne secondo il
livello di istruzione
In base all'indagine Doxa la percentuale più alta di fumatori
maschi si riscontra tra chi ha un livello di istruzione media: fra
le donne fuma di più chi ha una laurea o un diploma di scuola
media superiore.
Il fumo di tabacco
Il fumo di tabacco è un aerosol di goccioline (particolati)
sospese in gas contenenti acqua, catrame, nicotina ed altri alcaloidi.
L’emissione principale di fumo avviene a lato dell’imboccatura
della sigaretta, mentre si aspira; nelle pause la fuoriuscita di
fumo si verifica sia dalla parte dell’imboccatura sia dal
lato del cono di combustione.
Nel fumo di tabacco sono state individuate più di 4.000
sostanze chimiche, molte delle quali possono contribuire all'insorgenza
di patologie umane. Le sostanze tossiche più importanti sono
il benzopirene, altri idrocarburi aromatici policiclici, le amine
aromatiche, i fenoli, i cresoli (cancerogene), la nicotina e il
monossido di carbonio: la presenza di questo gas riduce le capacità
di trasporto dell'ossigeno da parte dell'emoglobina e può
elevare i livelli di carbossiemoglobina nei fumatori cronici sino
al 10-15%, determinando uno stato di ipossia permanente.
Nicotina
La nicotina è un alcaloide notevolmente tossico con azione
sia stimolante sia inibente sul sistema gangliare: essa viene velocemente
assorbita dall'albero respiratorio, dalla pelle e dalla mucose con
rapido aumento del suo livello nel sangue.
Gli effetti indotti acutamente dalla nicotina sul sistema cardiovascolare,
mediati dal rilascio di catecolamine, determinano l'aumento della
pressione arteriosa sistolica e diastolica, della frequenza cardiaca,
della contrattilità e dell'eccitabilità miocardica
e del suo consumo di ossigeno, del flusso coronarico e della vasocostrizione
periferica.
La nicotina ha la capacità di indurre dipendenza e pochi
soggetti, dopo un uso continuo per un anno, sono in grado di smettere
senza difficoltà: essa è il fattore principalmente
responsabile dell'insorgenza e della continuità dell'abitudine
al fumo, anche se il modo di fumare o di assumere il tabacco può
incidere sull’intensità della dipendenza: i fumatori
di sigari o di pipa o coloro che masticano il tabacco risultano
meno soggetti a svilupparla.
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