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Disassuefazione
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Disassuefazione con l'Ipnosi

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Risultati

L'esperienza dell'Ambulatorio di Ipnositerapia e Disassuefazione dal fumo dell'Ospedale Molinette di Torino - Via Chiabrera 34

Dal 1993 al 2002 il Dott. Nagar è stato responsabile presso l'Ospedale Molinette di Torino dell'Ambulatorio di Ipnositerapia e Disassuefazione dal fumo.

Vengono riportano i risultati del trattamento di 700 dei 1.700 fumatori presentati all'ambulatorio nel corso degli anni della sua attività. I pazienti, tutti inviati dal medico di base con impegnativa regionale ed affetti da una patologia medica esigente l'astensione dal fumo,sono stati esaminati nel periodo gennaio 2000 - dicembre 2002. Il ticket da pagare per ogni seduta ammontava a € 15.49.

Tempi

Il numero di sedute effettuate è variabile, da tre a otto nei primi tre-quattro mesi, con intervalli temporali più ristretti se la richiesta di astensione è immediata: in quest’ultimo caso, la necessità di condizionamenti post ipnotici rapidi, ripetuti e di un supporto psicologico adeguato impongono controlli molto ravvicinati per aumentare al massimo le possibilità di successo. Interventi successivi, più distanziati nel tempo, coprenti l’arco di un anno, sono proposti per ridurre al minimo il rischio di recidive. Le sedute d'ipnosi sono registrate e vengono consegnate al soggetto perchè siano risentite nell'intervallo tra le sedute al fine di aumentare l'efficacia del trattamento.

La scheda personale

Al momento d’inizio della terapia viene compilata una scheda personale che seguirà il paziente per tutto il tempo dell’intervento. Su di essa vengono riportati i dati anagrafici, la professione, la presenza di fumatori o ex fumatori nell’ambiente familiare (genitori, coniuge, figli), il grado di istruzione, lo stato civile, il nome del medico curante, la quantità di sigarette fumate, l’esito del test di Fagerström e l’anamnesi specifica. Questa sarà volta ad evidenziare l’inizio temporale del fumo, le sue motivazioni, la sua durata, la sua variazione quantitativa e qualitativa nel tempo, i periodi di astensione raggiunti e i metodi impiegati, i motivi della ricaduta, l’eventuale persistenza del fumo in gravidanza, le motivazioni a smettere, le patologie mediche in atto, le problematiche psichiatriche o psicologiche presenti o passate; successivamente sarà richiesto il tipo di astensione desiderato se immediato o progressivo e presentata l’ipnosi.

L'interruzione precoce della terapia

Nel valutare i risultati devono essere segnalate due caratteristiche assai frequenti nei fumatori esaminati: la presenza di una patologia anche molto grave che non è riuscita a far interrompere il fumo, espressione di notevole dipendenza, e l’età media piuttosto avanzata (un campione numeroso dei pazienti si situa tra i 55 e i 70 anni), che ha attivato una lunga consuetudine col fumo con acquisizione di abitudini fortemente vincolanti.

L’eliminazione della tossicodipendenza tabagica, in situazioni simili, non può che presentarsi difficile e complessa.
Ampiamente prevedibile, quindi, è una percentuale di interruzione iniziale molto alta, pur in presenza di patologie esigenti l’astensione dal fumo ed è quanto abbiamo verificato nella nostra esperienza: un 30% dei fumatori interrompe la terapia molto precocemente, dopo il primo o il secondo incontro. Le ragioni possono essere molteplici:

curiosità iniziale per un tipo di intervento ritenuto diverso, più efficace o taumaturgico che rapidamente si spegne
insufficiente motivazione interiore che determina il rifiuto ad un impegno più complesso di quanto previsto
incapacità a superare caratteristiche di passività esistenziale proprie della personalità
irrealistica aspettativa di ottenere tutto, subito e senza fatica
atteggiamenti impulsivi, intolleranti, impazienti, aggressivi che rendono difficile accettare un impegno costante e duraturo nel tempo
autoconvinzione ipocritica di non essere in grado di superare le difficoltà o i disagi legati all’astensione
assenza di disponibilità a perdere “i piaceri” del fumo
insufficiente valutazione dei vantaggi ottenibili dalla sua cessazione o minimizzazione dei danni legati alla sua continuità, specie quando siano assenti patologie di rilievo o dolorose peggiorate dal fumo
indispensabilità del fumo per contenere o controllare problematiche psicologiche, la cui presenza il soggetto può riconoscere, non riconoscere o non voler riconoscere, oppure non essere in grado, per la povertà dei mezzi a disposizione, di affrontare in maniera diversa: esse richiedono di essere affrontate perché fortemente condizionanti il successo della terapia.
La presenza di problematiche psicologiche di rilievo è assai frequente nei fumatori, in particolare nel sesso femminile; nella nostra esperienza raggiunge quasi il 50% delle fumatrici contro il 25% dei fumatori: esse possono essere quanto mai varie e richiedere interventi differenziati e complessi; in situazioni simili, rivalutando il tutto nei tempi immediatamente successivi, il paziente può decidere la rinuncia alla cura.
richiesta di una disassuefazione rapida, immediata, totale: il non averla ottenuta è motivo sufficiente per non ripresentarsi escludendo qualunque altra alternativa di intervento

Statistica

La statistica presentata riguarda 691 persone (396 uomini, 295 donne) che si sono presentate nell'Ambulatorio dal 1 gennaio 2000 al 1 dicembre 2002.

Una piccola percentuale (4,5%) non è stata accettata in terapia in quanto ritenuta non idonea perchè non motivata a sufficienzae o per la presenza di patolgie psichiatriche maggiori. Il 31,5% dei soggetti (36,4% uomini e 26,6% donne) si è presentata unicamente al colloquio introduttivo o al massimo all'incontro successivo, senza iniziare effettivamente la terapia.
Un tasso di abbandono così elevato segnala la notevole difficoltà nell'attivare la decisione di impegnarsi a raggiungere l'astinenza.

La terapia si è attuata su 241 uomini e 206 donne.

Dai dati risulta che:

la presenza di importanti problematiche psicologiche facilita l'interruzione precoce del trattamento o ne rende più difficile il successo
la percentuale di ricadute entro i 6 mesi è elevata
la tendenza a non completare la cura o a disattenderne i tempi è frequente e si accompagna a un netto aumento delle ricadute
la percentuale di ricadute nei fumatori che hanno rispettato i tempi della cura è bassa ed è legata soprattuto alla presenza di problematiche psicologiche non risolte stimolanti il fumo
la ricaduta quando avviene sembra accompagnarsi per un tempo anche discreto all'uso di un numero di sigarette generalmente inferiore a quello precedentemente utilizzato
un numero sia pure limitato di fumatorii può superare la ricaduta e ricuperare l'astinenza sia da solo sia risentendo la cassetta registrata delle sedute

Per quanto riguarda il sesso femminile si evidenzia che:

le fumatrici che hanno richiesto l'astensione sono in percentuale maggiore (42,8%) rispetto alla percentuale nazionale (38,6%) sul totale di persone fumatrici.
l'abbandono iniziale della terapia avviene in percentuale minore, (10% in meno) per una maggior motivazione decisionale e impegno nonostante la frequenza di problematiche psicologiche sia doppia rispetto agli uomini
la percentuale di ricaduta è minore, il 6% in meno risultato di un cambiamento di modelli esistenziali più ampio e completo che comporta soddisfazione importante per quanto ottenuto, decisione di mantenerlo e migliore resistenza alle tentazioni.

Di fronte ad un'astensione spontanea che le statistiche presentano tra il 2 e 4% con ricadute del 50% entro il primo anno l'ipnosi si conferma come mezzo di elezione per ottenere l'astensione dal fumo in una percentuale decisamente elevata, sfiorante il 40%, di pazienti affetti da una dipendenza tabagica talmente radicata che neppure la presenza di gravi patologie è riuscita a risolvere.